Sicilia: Diario di viaggio, Ottobre 2022

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Sicilia: Diario di viaggio, Ottobre 2022

Se mi avessero detto che sarei partita per fare 12 giorni in Sicilia, in mezzo alle campagne del trapanese, insieme ad una decina di sconosciuti a fare attività come arrampicata, bouilder, slackline… non ci avrei mai creduto.

Come ormai saprai, se hai letto un pò la mia storia, ero una ragazza molto timida, che piuttosto che fare figuracce davanti ad altra gente si rifiutava davanti ad ogni tipo di attività fisica.

Il B&B: dove ho alloggiato in Sicilia

Il Polvere di Stelle è un magnifico casolare, in mezzo alle campagne del trapanese, con una vista unica, un idromassaggio riscaldato, una tavolata pronta ad accogliere molte persone, un palo da pole dance, una palestra d’arrampicata e tanti simpatici cani e gatti.

B&B Polvere di stelle è una grande famiglia pronta ad accoglierti, Davide e Giorgia sono in grado di trasmetterti tutta loro passione per questa terra e per questi sport.

Grazie a loro puoi provare numerose attività: fare un corso di builder su roccia, arrampicata con corda, slackline sul mare, arrampicata in acqua e pole dance, ma di questo ne parlo qui.

Giorno 1: l’inizio di questo viaggio

Arrivata al B&B sono stata accolta da Giorgia, Erika, Davide e Vale, una delle ragazze conosciute proprio qui in Sicilia durante il retreat di Giugno.

Tra mille sorrisi e le good vibes che caratterizzano questo posto, abbiamo pranzato e poi relax tutto il pomeriggio aspettando gli altri.

Ci sono diversi ragazzi ancora per qualche giorno, uno spagnolo che riparte domani, Elisa di Bergamo, un ragazzo del nord Italia, Mirto, Pietro il fotografo, un ragazzo di  Amsterdam e una coppia di Dublino.

È incredibile come si possa creare facilmente un gruppo amalgamato che si parla in lingue diverse e si capisce, che ride scherza e condivide momenti memorabili.

Una birra e aperitivo tutti insieme per poi iniziare a giocare nella palestrina.

Così, senza saper ne leggere ne scrivere, infilo le scarpette per la seconda volta in vita mia e provo a salire, la prima via, quella gialla una figata! Semplice e la chiudo.

Ho quasi più paura a saltare e imparare a cadere che salire.

La seconda, la via verde però mi risulta più difficile, All’ennesimo tentativo, finalmente riesco ma non la chiudo perché non arrivo a mettere le due mani, poi scendo e mi lancio come un goffissimo sacco di patate.

Ma sono felice, sto imparando a buttarmi ed in tutti i sensi, a cadere, sorridere e rialzarmi. (Mentre scrivevo queste parole non sapevo cosa sarebbe successo poi..)

Dopo una gustosa cena tutti insieme, arriva uno dei miei momenti preferiti, conoscenza, chiacchiere, vino rosso e qualche partita a Twister molto divertente.

Non so se ti ricordi quel gioco che si faceva da piccoli: mano destra sul blu, piede sinistro sul giallo e così via tra incastri e ginocchiate.

Felice, rilassata e immensamente grata vado a nanna.

Diario di viaggio: Sicilia, giorno 2

Il secondo giorno qui in Sicilia inizia con calma, sveglia e accoglienti sorrisi assonnati, colazione tutti insieme tra torte profumate, frutta fresca, omelette e altre sfiziose golosità per ogni gusto.

È una bellissima giornata di inizio Ottobre, cielo azzurro limpido, arietta fresca e un sole incredibilmente caldo, un respiro a pieni polmoni in mezzo alla natura e l’inizio giornata ha un sapore totalmente diverso.

Quella meravigliosa sensazione di essere nel posto giusto nel momento giusto, dove non ti serve altro, non ti manca nulla, sei in pace con te stessa e col mondo.

Data la bellissima giornata Davide decide di portarci al mare, sotto il Monte Cofano, in una caletta meravigliosa  a fare slackline sull’acqua. 

Io appena l’ho vista ho pensato: “non la farò mai”.

Premetto che ho il terrore dei tuffi, un’insicurezza mia, che non sono ancora pronta a svelare qui, aggiunta a quella sensazione di inadeguatezza e goffaggine che mi prende, ancora, ogni volta che devo provare a fare qualcosa di nuovo davanti agli altri.

Sono sicura che la vecchia Jessica sarebbe rimasta ferma e irremovibile sul suo No, ma questa Jessica no.

Smetto ti ascoltare quella vocina, mi spoglio, non voglio fare quella persona che dice sempre no, io sono una persona nuova, che sa mettersi in gioco.

Sento ancora quella tachicardia, il tremore quando il piede sinistro ha toccato la slackine, la mano che si stacca, anche un secondo li in piedi per me è un successo.

Il semplice fatto di lasciarmi andare, di provarci, di lasciarmi cadere, di arrampicarmi per risalire, è stato wow e, come ogni volta che ho paura di fare qualcosa, appena provo poi voglio rifarlo e rifarlo e rifarlo.

Tutta la mattina scorre cosi, Ottobre, sole, mare, risate.

Un bel gelato tutti insieme verso Erice e poi via nel bosco ad arrampicare. Provo per la prima volta il boulder.

Non ho ancora fatto il corso si tratta più che altro di prendere confidenza con le scarpette e con la roccia.

Mentre ti scrivo queste parole sono proprio qui, seduta su una roccia col sole in viso, mentre gli altri arrampicano.

Scrivo e penso a quanto sia fortunata, un viaggio così ad Ottobre, portarmi il pc e lavorare appena mi prende l’ispirazione, non in quattro mura, non al freddo, senza orari fissi né vincoli.

diario di viaggio

Primo giorno di scarpetta nel bosco, su roccia, senza corda, mi chiamano, ci provo e ci riesco. Non so come, sentivo solo le loro voci che mi incitano, che mi guidano e arrivo su in cima.

Una felicità, mista a soddisfazione, adrenalina, qualcosa che difficilmente si può spiegare se non si prova.

Ultimi tentativi al buio, tutti uniti a far luce a chi non vuol smettere di provarci.

Strada verso casa, in mezzo al bosco, musica a palla, quattro sconosciuti che cantano felici, questa è libertà, questa è vita.

Pizza e birra, buona compagnia e la serata finisce così.

Terzo giorno: Farsi male in viaggio

Eh sì, quando viaggi sei consapevole che potrebbe succedere qualcosa, che non tutto potrebbe filare liscio come hai programmato, ma fa parte del gioco.

La mattina è iniziata con calma, colazione tutti insieme e poi via nel bosco.

Io non ho ancora iniziato il corso, ma ovviamente essendo pronta a superare limiti e paure mi butto, forse un pò troppo oltre i miei limiti.

Mi arrampico su una roccia troppo in alto, arrivo in cima ma non riesco a salire, rimango bloccata e anche un pò in panico, cerco una soluzione ma non sono molto lucida.

Le mani iniziano a non tenere più la presa, mi lascio, salto giù e bam, metto male il piede, che finisce tra due crash pads, e sento un dolore assurdo.

Cerco di tranquillizzare i ragazzi preoccupati, stringo i denti e sorrido: “Tranquilli sarà solo la botta”.

Dopo un pò mi riportano a casa, il dolore aumenta, la caviglia si gonfia, mi faccio portare in ospedale, cerco di rimanere positiva, ma nulla: frattura, addirittura con rischio intervento.

Penso che in fondo la vita accada per noi, che se è successo un motivo ci sarà. Che devo imparare una qualche lezione, non penso nemmeno per un secondo “che sia sfiga”.

È una semplice conseguenza alle mie azioni.

Ad un certo punto, però, le lacrime iniziano ad accarezzare il mio viso, non voglio essere un peso per nessuno, non voglio dover dipendere da nessuno, ma so che sarà impossibile.

Cerco di capire se sia il caso di tornare prima, ma voglio metabolizzare la cosa prima di decidere.

Mi vengono a prendere Pietro ed Elisa, sono infinitamente grata a tutti i ragazzi qui, mi accudiscono come se fossimo amici da sempre, non sono sola, questo è già buono.

Devo imparare a chiedere aiuto e questa è una bella sfida per me.

Come affrontare un infortunio in viaggio

Gestire i pensieri se ti fai male in viaggio potrebbe essere la parte più difficile, non buttarsi giù e pensare: “perché a me?”, “ma che sfiga”, “ho rovinato tutto”.

Ma concentrarsi a capire cosa possiamo imparare, a cosa ci serve questa situazione, credo che sia l’unico modo utile di affrontare un infortunio in viaggio.

D’altronde ho tatuato “La vita accade per me, non a me”, quindi mi vado a rileggere la parabola del contadino cinese e cerco di rimanere positiva.

Fa tutto parte del gioco

Quando decidi di viaggiare lo metti in conto, soprattutto se decidi di praticare sport potenzialmente pericolosi lo sai che potresti farti male.

Ma se l’alternativa è rimanere a casa, in una bolla di cristallo e non vivere per non rischiare io non ci sto.

Io continuerò a viaggiare, a fare tutto quello che mi fa sentire viva, perché ogni esperienza, ogni nuova persona che entra nella mia vita, per me ne vale ogni rischio.

Quindi continua a vivere, non avere paura di cadere, di farti male, ogni volta sarai più bravo a cadere e ammortizzare il colpo, così come nello sport.

Ama, viaggia, vivi, accetta quello che ti capita e sfruttalo per crescere.

Sicilia, giorno 9

È mattina, sono qui al sole, accompagnata dai suoni della natura a scrivere, dopo qualche giorno di pausa, di riflessione.

Incredibile quanto possa essere intenso un viaggio anche quando ti ritrovi a non poter fare quasi nulla, a stare al B&B mentre gli altri vanno ad arrampicare, condividono successi ed insuccessi, costruiscono ricordi, e tu ti senti fuori dal gruppo.

Sto cercando di sfruttare al meglio questo tempo per me, di fare corsi, scrivere, studiare cose nuove.

Il mio umore barcolla tra la gratitudine per essermi successo in un posto bellissimo, con compagni di viaggio fantastici e dove posso stare al sole, in canottiera al 12 di Ottobre, e sconforto.

A volte mi capita di sentirmi inutile, di sentirmi un peso per gli altri, quella che ha sempre bisogno di aiuto, quella che non può partecipare a tutte le attività.

Ma d’altronde non posso cambiare questa situazione e posso solo accettarla.

Andato via il primo gruppo, per alcuni giorni ci sono stati una coppia tedesca molto simpatica, lei insegnante di yoga e lui tatuatore e graphic designer, e un’altra ragazza tedesca che parla molto bene l’italiano.

La storia di ognuno di loro ha qualcosa da insegnarmi.

Oggi è il compleanno di Eileen, compie 30 anni, quando andrà via da qui girerà un pò col suo “compagno” che la raggiunge dalla Germania, per poi rimanere qui da sola e cercare lavoro in cambio di vitto e alloggio.

Ha infatti lasciato tutto, lavoro e casa, per fare esperienze di viaggio diverse e come sente il mio sogno le si illuminano gli occhi e mi dice “fallo!”.

È incredibile come con le persone che incontro in viaggio trovi un allineamento e una mentalità comune che, finalmente, non mi fa sentire quella strana.

Sono giorni strani, sto provando emozioni che da tanto non provavo, che mi fanno paura, ma sono belle da provare.

Certe persone sanno guardarti dentro e cogliere cose di te che tu per prima non riesci a vedere, ieri ad esempio qualcuno mi ha detto: “Tu sei strana: Appartieni a questo stile di vita, sei nel tuo habitat in mezzo alla natura, come fai a stare nell’ambiente milanese?“.

Io sono ambivalente, ma è vero, io in questi posti mi sento a casa, mi sento piena ed ogni volta che torno a quella che sarebbe “casa” soffro.

Ogni viaggio ha la sua fine

Sono successe molte cose, ho fatto amicizie speciali, sono cresciuta, ho imparato a chiedere aiuto, a farmi aiutare.

Mi sono lasciata andare, sono tornata quindicenne, ho fatto cose indimenticabili e buffe.

Adesso però arriva la parte più difficile, lasciare andare, lasciar andare le emozioni, lasciare andare le persone conosciute, i legami creati.

Sicuramente mi ci sto avvicinando sempre di più, ogni volta mi avvicino a nuove persone che sono sempre più allineate a me.

Ma in ogni relazioni si è in due e in due bisogna essere disposti ad impegnarsi nonostante la distanza, i viaggi, i progetti e la mia gamba rotta non aiuta assolutamente la situazione.

Tornata a casa hanno dovuto operarmi, mi aspetta almeno un mese completamente ferma, forse due per una totale ripresa.

La vita continua a regalarmi cose belle ma momentanee, grazie quindi a chi ha reso questa esperienza in Sicilia ancora più magica.

Ora, però, è il momento di tornare ai miei vecchi progetti e va bene così, seguo il flusso.

Scopri dove alloggiare per arrampicare in Sicilia!

2 Comments
  • Soukaina el abdi
    Posted at 20:39h, 27 Novembre Rispondi

    Wooow bellissima Grazie! Ho letto tanto amore per la vita, curiosità verso la vita e voglio di vivere… 🤍 grazie per la condivisione. Molto ispirante 🙌💕

    • Jessica Pignatelli
      Posted at 20:58h, 27 Novembre Rispondi

      Grazie a te per il tuo tempo e questo bellissimo feedback 🙏🏻❤️

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