
06 Giu Relazioni a distanza e viaggio
Questa esperienza mi sta insegnando veramente molto sulle relazioni, soprattutto sulle relazioni a distanza, e sto cambiando il modo di viverle e vederle.
Relazione
/re·la·zió·ne/
Il complesso di atti o di manifestazioni che rendono operante un determinato rapporto.
Cosa penso ora delle relazioni a distanza
Non ho mai creduto nelle relazioni amorose a distanza, eppure quello che sto capendo viaggiando è che esistono e possono anche essere molto belle.
Forse perché ci si sceglie per davvero e ci si impegna di più.
Ho capito che è meglio se ognuno dei due è libero di fare ciò che vuole a distanza, piuttosto che sotto lo stesso tetto ma infelice.
Se prima cercavo qualcuno uguale a me, oggi ho finalmente capito che la cosa fondamentale da avere in comune sono i valori.
Conoscersi in viaggio è diverso, esistono, ma sono pochissimi, i casi in cui uno dei due cambia piani per continuare l’avventura insieme.
Solitamente succede a quella che arriva dopo di me =), scherzi a parte, è raro ma ho capito che è possibile.
Innamorarsi in viaggio significa buttarsi e prendersi un bel rischio, potresti prendere un aereo per rivedere l’altro e ritrovarti dall’altra parte del mondo col cuore spezzato.
La fortuna dei viaggiatori è che a salvarli e aggiustare il loro cuore infranto ci saranno sempre le meraviglie del mondo, le esperienze e la calda accoglienza delle persone.
Relazioni in viaggio: lasciare andare e non attaccamento
Viaggiare ti permette di conoscere persone simili a te, allineate a te, con cui puoi stingere relazioni che saranno in grado di durare oltre la distanza e il tempo.
Ma viaggiare è anche il perfetto allenamento a lasciare andare.
Perché molte persone incroceranno il tuo percorso, condivideranno con te del tempo, delle esperienze e poi riprenderanno il proprio viaggio.
Ma non per questo esse hanno meno valore, anzi.
Certe persone, certe storie possono entrarti dentro e magari cambiarti per sempre.
In viaggio si condividono esperienze intense e interessanti, da cui nascono conversazioni più profonde di quanto non succeda agli aperitivi post-lavoro o durante le serate del weekend.
Le connessioni che nascono in viaggio sono spesso più profonde, perché avvengono velocemente e si è più autentici, non c’è tempo di indossare maschere e, soprattutto, non si ha nulla da perdere.
Viaggiare, soprattutto in solitaria, ti fa fare pace con i momenti solitudine e non ne avrai più paura, non avrai nulla da dimostrare, non dovrai per forza piacere a qualcuno, puoi essere semplicemente te stessa.
Non ci si svende in rapporti per non rimanere soli, c’è una maggior stima di sé, ci si conosce in profondità e si è liberi, veri, onesti.
Che si parli di amicizia o di qualcosa di più, in viaggio è tutto molto più intenso, più forte.
Viaggiare ti insegna a godere a pieno del momento presente, di esserci, di buttarti, di prendere e dare tutta te stessa, di raccontarti e ascoltare davvero le persone.
Di imparare da loro il più possibile.
Possono esserci relazioni che durano un mese, una settimana, in cui si condivide tanto, si entra in intimità, ci si lascia andare e poi ognuno riprende il suo viaggio, con un pezzo di puzzle in più.
Ecco sì, io mi vedo un pò come un puzzle e ad ogni viaggio, ogni esperienza, ogni persona mi arricchisce donandomi un pezzo che, incastrandosi, aiuta a costruire la mia persona e la mia vita.
Porterai sempre con te il ricordo di chi ti abbracciava con caloroso affetto, di chi incrociava i suoi occhi coi tuoi cercandoti tra tutti, di chi ogni mattina ti dava il buongiorno..
Impari che la condivisione è la cosa più importante, oltre il tempo di conoscenza, oltre tutto, imparerai a non giudicare dall’apparenza e conoscere in profondità le persone, prendendo tutto il buono che hanno da offrirti.
Non avrai più paura delle differenze.
Ed infine ti alleni a lasciarle andare, sperando magari di rivedersi in giro per il mondo durante il viaggio.
Vivrai tutto con la consapevolezza che è un momento che probabilmente avrà una fine, anche se fa sempre un pochino male, almeno a me.
Come mantenere i rapporti storici
Per quanto riguarda le relazioni a distanza con chi hai “lasciato a casa”, con gli amici di sempre e la famiglia, invece ho cambiato molto il mio pensiero.
Con la famiglia è come se la distanza avesse reso tutto più semplice e bello.
È più facile dirsi quanto si è grati ad aversi, quanto si è orgogliosi uno dell’altro e quanto bene ci si voglia.
Se, però, ho sempre pensato che l’amicizia andasse oltre la distanza, ho capito che non è così.
Non è così perché ci vuole impegno e presenza.
Soprattutto le relazioni con quelle persone con cui condividevi tanto, che eri abituata a vedere spesso, non possono ridursi ad un “come stai? Bene grazie tu?” o “Cosa mi racconti? Niente di nuovo“.
Così come faccio a sapere cosa sta accadendo nella tua vita o starti vicino? Dov’è la condivisione?
Il rischio, o meglio la mia paura, è quella che, col passare del tempo, cambiando ed evolvendo, quando ci si rivede non ci si conosce più.
Oppure di perdersi davvero tante cose l’uno dell’altra, finendo per perdersi davvero. È triste no?
Data la difficoltà del fuso, meglio un vocale lungo 8 minuti, piuttosto che il un messaggio scritto di corsa senza un reale contenuto.
Senza condivisione, senza raccontarsi cosa si sta vivendo e passando, sulla base di cosa dovrebbe persistere questo rapporto?
Non è cattiveria, il bene rimane, ma una relazione è quelcos’altro.
È esserci, è chiedere, è scambio, è manifestazioni, così come ci insegna la stessa definizione.
Non si dimentica il bene, l’affetto rimane, ma una relazione, un rapporto, va coltivato, sempre, senza bisogno di sentirsi ogni giorno ovviamente.
O come un fiore rischia di appassire, di seccarsi bruciato dal sole.
Se già lavorando su di me sono cambiata molto, il viaggio, con le esperienze e le persone che porta con sé, ti cambia incredibilmente.
È difficile stare al passo con queste evoluzioni, è difficile a volte condividere quello che vivi e provi, con chi non riesce a capire, con chi magari non viaggia, con chi è su un’altra linea molto diversa.
Come fai a raccontare con entusiasmo tutto quello che vivi a qualcuno che non ha nulla da dirti e condividere? Qualcuno che sembra non abbia nulla di importante da raccontarti, come se le sue giornate passassero in modo automatico e senza significato.
Io mi sento a disagio a raccontarmi, difficile da spiegare, ma io che mi emoziono per tutte le piccole cose, che ogni giorno è un’avventura, mi sento fuori luogo.
Probabilmente sarò sbagliata io.
Ho capito, però, che, mantenere certe amicizie è veramente difficile ed ogni rapporto cambia.
Come sta andando la mia esperienza?
Ho riscoperto diverse persone che non sentivo da tempo, durante momenti bui ho avuto il supporto di persone che mai mi sarei aspettata.
Per assurdo quasi mi siete stati più vicini voi che leggete i miei articoli e guardate i miei video, mi sono arrivati molti messaggi in privato su Instagram.
Persone “sconosciute” che guardando i miei occhi mi chiedevano come stessi davvero.
Ho visto pianti e “mi manchi” di persone che anche quando ero a casa erano poco presenti e da quando son partita avrò forse sentito una volta con un “ciao tutto bene”.
Insomma le relazioni non sono parole, non è l’idea di avere a 5 minuti da casa una persona, relazione è gesti, fatti, comportamenti.
Ammetto che fuso, lavoro e connessione pessima non aiutano, sto sentendo tutti molto meno di quanto pensassi, alcuni rapporti li vedo superficializzarsi, altri sento che rimangono.
Ho un pò paura di perdere qualcuno, ma sono anche molto consapevole che tutto nella vita cambia, che tutto ha la sua fase e va bene così, i ricordi e l’affetto rimarranno per sempre.
Mi dispiace se qualcuno possa rimanerci male e sono consapevole che ognuno ha la sua vita e le proprie priorità.
Detto questo ringrazio tutte quelle meravigliose persone che ci sono, che ci sono state.
Tutte quelle che hanno incrociato il mio cammino, anche solo di passaggio e lo hanno fatto davvero.
Quindi sì, le relazioni a distanza possono esistere ed essere bellissime, ma richiedono molto, molto più impegno.
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