La vita in farm in Australia

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La vita in farm in Australia

Dopo un mese e mezzo di lavoro in farm in Australia credo di poter dare un mio primo parere, o per lo meno raccontarti la mia personale esperienza. Un’esperienza sicuramente indimenticabile e tanto importante.

 

Trovare lavoro in farm in Australia e il primo impatto

La mia esperienza in farm è iniziata il 18 Aprile, in pratica dopo soli 15 giorni dal mio arrivo in Australia.

Con Babi, che ha acquistato il van, siamo partite per Gayndah su consiglio di alcuni ragazzi, perché in questa cittadina del Queensland da metà Marzo a metà Giugno è la stagione dei mandarini.

Il giorno dopo essere arrivate ci alziamo presto e iniziamo a girare tutte le farm di persona, dopo circa una decina di no, un signore col viso molto simpatico ci dice “ok! iniziate domattina alle 7“.

Non sapendo come funzionasse, all’inizio pensavamo fosse uno scherzo, o un lavoretto prova di un giorno.

Il mattino dopo, invece, arriviamo e troviamo un contratto casual da firmare. Ovvero avevamo in mano un lavoro in packing, pagato 26,73$ l’ora.

Eravamo incredule.

La prima mattinata è stata devastante, ci hanno spiegato al volo cosa fare, c’era questo rullo che sparava mandarini e noi dovevamo sostituire le cassette una volta piene.

Il problema è che finché non capisci la logica e tempistiche della macchina corri come una matta.

Non so quanti mandarini abbiamo fatto cadere, per fortuna abbiamo iniziato un giorno di poco lavoro e abbiamo fatto solo 3 ore.

Io volevo già mollare ero devastata e totalmente alienata.

 

Il tempo necessario per ambientarsi

I primi giorni sono stati veramente difficili e racconto tutto in questo articolo spiegandovi anche come poi l’ho superata.

Il fatto è che tutte le farm si trovano in zone remote un pò fuori dalla vita cittadina.

Pur essendo quello che desideravo, stare in mezzo alla natura, il primo impatto con una città nell’entroterra, lontana da tutto, in cui faceva buio presto non è stato positivo.

Questo perché ci si alzava alle 5, si andava a lavoro e tornate al pomeriggio, tempo 2 ore era già buio.

La scelta del primo camp non è stata delle migliori, perché non c’era un’area comune, quindi appena faceva buio ci si chiudeva in van, cena e alle 20 praticamente si dormiva.

Per di più era anche difficile conoscere gli altri ragazzi e avere un minimo di socialità.

Fortunatamente però i ragazzi accanto a noi si sono spostati in un altro caravan park e ci hanno detto essere molto più bello.

Una volta spostate è cambiato tutto.

Nel frattempo anche a lavoro le cose andavano meglio, una volta preso il ritmo il lavoro è facile, sì noioso ma facile.

Abbiamo anche la fortuna di poter ascoltare la musica o podcast, riuscendo quindi a sfruttare in modo positivo queste ore.

 

La nostra farm

Piano piano facciamo amicizia con i colleghi. Scopriamo che in realtà io e Babi siamo le uniche backpackers, gli altri ragazzi provengono da alcune isole, tra cui Timor Est e Samoa e tornano qui a lavorare da 4 o addirittura 6 anni.

I nostri capi sono super gentili e disponibili, spesso nelle pause ci portano anche dei dolcetti per la merenda e dopo poco ci hanno detto che gli piacciamo molto ed avrebbero piacere ad averci a lavorare per loro a Darwin a Settembre.

Anche coi colleghi ci divertiamo, addirittura con Cheryl, che è una signora di 55 anni che con suo marito sta girando l’Australia da qualche anno in caravan, siamo andate a berci una birra e ci ha dato diversi consigli per il nostro futuro road trip.

Anche il nostro capo si è offerto di aiutarci in questo senso.

L’atmosfera a lavoro è serena e rilassata, non c’è pressione, anche quando c’è un problema il capo è tranquillo, si lavora molto bene.

Quindi anche se facciamo poche ore e non guadagnano tanto possiamo ritenerci molto fortunate.

 

La vita al caravan park

Non so come sia alloggiare in farm perché noi viviamo in caravan park.

Da quando abbiamo cambiato camp le cose vanno benissimo.

Qui finalmente c’è un’area comune, quindi la sera si sta tutti insieme e io ho avuto modo di migliorare tantissimo il mio inglese in poche settimane, adesso riesco a conversare quasi tranquillamente e ne sono molto felice.

Ci sono tantissimi momenti di condivisione, piatti cucinati insieme, falò, musica e feste sotto al ponte prima dei giorni off.

Ci sono legami che si creano.

Le differenze personali presto si superano, chiunque incroci al mattino è pronto a dedicarti un buongiorno.

Troverai il tuo amico di abbracci, chi cercherà i tuoi occhi tra tutti per regalarti un vero sorriso, chi condividerà con te la sua storia e ti arricchirai giorno dopo giorno.

Devo ammettere che se la prima settimana volevo scappare, ora che la stagione è quasi finita, io sono dispiaciuta di dover partire e che questo capitolo si chiuderà, anche se so che, probabilmente, molti ragazzi li ritroveremo a nord.

Tutti i backpackers infatti seguono le stagioni delle farm, e girano le stesse zone dove si trovano le farm

 

Un’esperienza da fare

Concludendo posso dire che l’esperienza in farm è un’esperienza bellissima, che ti cambia e ti fa crescere.

Fare un lavoro manuale ti permette di pensare, di guardarti dentro, di metterti alla prova facendo qualcosa di nuovo e uscire dalla tua zona di comfort.

Vivere a stretto contatto con altre persone, condividere i bagni, richiede un forte spirito di adattamento.

Vivere seguendo il ritmo della natura, delle ore di luce e buio ti cambia.

Svegliarti al mattino, ricevere continui sorrisi, buongiorno da tutti, un “come stai?” sempre pronto.

Anche tornare da lavoro è bello, avere chi ti chiede come è andata la giornata.

Essere se stessi, in pigiama al mattino, con gli occhi stropicciati, o vestiti nei modi più improbabili per coprirsi dal freddo della sera, senza maschere, senza troppa attenzione all’apparenza.

Insomma, anche io, che volevo viaggiare da sola, ho apprezzato tantissimo questo tipo di vita e condivisione.

Sono cambiata e cresciuta, ho saputo adattarmi, guardarmi dentro e conoscermi un pò più a fondo.

Se stai pensando di venire in Australia, anche se non vuoi rinnovare il tuo visto, io ti consiglio si fare almeno un’esperienza in farm.

Adesso posso finalmente essere d’accordo con chi mi ha sempre detto essere una delle esperienze più belle, formative e importanti in viaggio.

Ti aspetto su YouTube, per vedere coi tuoi occhi tutto questo.

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