Imparare a lasciare andare: pagina di diario 1

lasciare-andare

Imparare a lasciare andare: pagina di diario 1

1 Ottobre 2022, dal mio diario

In questo mio percorso, lasciare andare il passato è un viaggio che passa attraverso il lasciare andare le cose.

Passo dopo passo questa cosa del viaggio in Australia sta diventando sempre più reale, no non è così facile.

Per quanto io sia convinta che sia quello che voglio e so che sarà un’esperienza meravigliosa in grado di arricchirmi immensamente, andare dritto per questa strada senza voltarsi mai non è facile.

Mentre scrivo è il 1 Ottobre, sono sul mio divano.

Vendere le mie cose

Una delle prime cose che ho iniziato a fare di concreto, intanto che aspetto di chiedere il visto, è stata quella di mettere in vendita qualche piccolo pezzo d’arredamento del mio bilocale affittato ormai quasi 6 anni fa.

Il mio nido, quello che che da quattro mura vuote ho poi riempito di oggetti, emozioni, ricordi, facendolo diventare Casa.

L’ho vista riempirsi, ho aggiunto un pezzo alla volta. 

Ho costruito questo mio rifugio così come ho costruito la donna che sono oggi, giorno dopo giorno.

La mia prima casa da sola, tutto quello che avevo, il mio rifugio, il mio nido, il mio posto.

Forse proprio per questo oggi è così doloroso e difficile lasciare andare anche il più inutile decoro.

Ogni singolo oggetto ha un valore o un ricordo legato a sè.

Scrivere per lasciare andare

E forse sì, questa mia lettera è un po’ una terapia, un modo per salutare e lasciare andare il vecchio per far spazio al nuovo.

scrivere-per-lasciare-andare
Scrivere per lasciare andare. Ph Simone Bardi

Ogni cosa che lascio, che vendo, che regalo lascia spazio a qualcosa di meraviglioso che verrà.

La verità, però, è che questo giorno non lo dimenticherò mai, oggi una signora è venuta a prendersi le due lanterne.

Forse fa male perché sono i primi oggetti ad andarsene, così come erano stati i primi ad aver creato calda atmosfera durante il primo inverno da sola.

O forse farà sempre un pò male uguale. E lo so che sono solo oggetti materiali, ma per questo so che questo è quello che mi serve per crescere ancora di più.

Per imparare a slegarmi dagli oggetti, dalle cose materiali.

Ma se ti capita di attraversare un momento così sappi che non sei l’unico, che è normale.

La casa come la mente, liberarsi di piccoli vincoli, di piccoli limiti ed essere sempre più libera.

Per quanto non sia mai stata minimalista, anzi, per quanto forse non lo sarò mai, sono pronta a portare con me ogni ricordo, ogni profumo, ogni lacrima ed ogni sorriso vissuto in questi quasi 6 anni qui, lasciando andare il passato.

Di portarli con me, di essergli grata per avermi permesso di essere la donna che sono oggi.

Quindi grazie vita, grazie casa, grazie al mio passato, ma io devo andare.

No Comments

Post A Comment