
25 Lug Diario di viaggio Australia: 3 mesi e mezzo
Una pagina del diario di viaggio Australia, dopo 3 mesi e mezzo qui.
La moka brontola e l’odore del caffè invade la cucina.
È odore di casa, profumo di buono, quanto mi è mancata questa situazione, chiudere gli occhi, la lentezza, quel borbottio e il profumo che ti riempie.
Lascio il van: benvenuta a casa
Veronica mi accompagna nella mia nuova stanza, vedo quelle quattro mura, un letto, e una porta, quella porta che rende la mia stanza un mio spazio. Momentaneo, ma mio.
Non mi è mancata una casa, non mi sono mancate le comodità. Lo ripeto: amo la vanlife.
Ho vissuto mesi bellissimi, di avventure, condivisione, pianti e risate. Ho un’amica in più con cui ho condiviso più di quanto potessi immaginare, è stata una spalla nei momenti duri, una spinta per le follie, una compagna di viaggio.
Ma sì, dopo tutto questo tempo mi è mancata un pò di solitudine, la mia totale indipendenza, i miei spazi, ne ho bisogno.
Guardo questa stanza immobile, non mi sembra vero.
Sentire il profumo del caffè, non il solito istantaneo, è poesia.
Andare a vedere il tramonto tutti e tre insieme, una birra fresca, il mare.
Condividere un calice di vino e le chiacchiere in veranda sotto le stelle.
Improvvisare una cena con una coppia che mi ha dato un passaggio.
Gli spaghetti col pesce fresco che mi riportano in Italia, cucinati con amore.
Una tisana per tre guardando un documentario in tv tutti insieme.
Queste sono le cose che mi sto godendo ora, quelle piccole cose che sanno di normalità, di casa.
Quelle piccole cose belle, che, troppo spesso, si danno per scontato, quei momenti e quei gesti che ti scaldano il cuore.
Che ti alleggeriscono le sfide quotidiane.
Non è facile, va detto, ed è questo il bello
Queste sono tutte le cose belle che mi sto godendo, di cui sono grata, nonostante sia uno dei primi veri momenti difficili da quando sono partita
Perché sono sola, devo trovare un lavoro e no, non è così semplice, soprattutto se, come me, non hai un mezzo per spostarti.
Perché sono stata fortunata ad aver incontrato questi due angeli che mi hanno dato una stanza e anche un piccolo lavoretto la prima settimana, per pagarmi la stanza e la spesa.
Ma la casa è lontana dal centro e la maggior parte delle attività sono lì.
Perché spesso non so dove sbattere la testa per trovare un lavoro.
Perché ancora con la lingua non me la cavo benissimo, perché ogni lavoro che potrò trovare a sua volta sarà una sfida, un mettermi alla prova.
Perché finalmente so cosa vuol dire essere sola, fuori dal mondo, dover aspettare un bus che passa ogni ora anche solo per fare un pò di spesa, io che a casa davo per scontato il poter andare e venire quando volevo, con la mia auto, senza dipendere da nessuno.
Voglio dirlo non è facile, non lo è per niente, ti guardi dentro e ti ricordi di perché sei lì.
Vorresti solo piangere, poter condividere questi momenti ma non puoi.
Non puoi perché la maggior parte delle persone giudica, giudica la tua scelta, perché non siamo abituati a scalare le montagne per arrivare in cima.
Perché troppo spesso ci si accontenta di stare in basso solo perché più semplice.
Perché i sogni richiedono fatica ed è più facile stare fermi a lamentarsi e credere che sia impossibile avere di più.
Perché il cambiamento richiede forza e coraggio
Diario di viaggio Australia: gratitudine
Ma sai la verità? Sono infinitamente grata a questo momento.
Sapere che mi sento persa mi fa capire che sono sulla strada giusta.
Perché sto crescendo, perché mi mette davanti alla mia capacità di gestire le emozioni, di farmi forza, di dare il meglio.
Fa uscire la mia faccia tosta per trovare lavoro, mi spinge a parlare inglese per ottenere quel lavoro.
Mi sta insegnando a chiedere aiuto.
Mi sto allenando a continuare a crederci, a credere in me, a non mollare, a essere positiva.
A celebrare e dare ancora più valore alle piccole cose.
Mi basta questo per essere felice, perché so che l’occasione giusta arriva.
Che la soluzione è dietro l’angolo.
Quindi se stai pensando di partire fallo, fallo perché anche nelle difficoltà c’è bellezza, perché imparerai a conoscerti in profondità, ad affrontare la vita diversamente.
Se sei in viaggio e sei in difficoltà sappi che non sei sola, che si risolverà e che puoi scrivermi qui.
Non sei sola, non sono sola, non siamo soli.
Ti aspetto la prossima settimana, sicuramente con buone nuove!
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