Trasferirmi in Australia: tra decisioni ed imprevisti

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Trasferirmi in Australia: tra decisioni ed imprevisti

21 Novembre 2022, dal mio diario

È orami qualche mese che ho preso in considerazione di trasferirmi in Australia.

Sono passati circa due mesi, però, dall’ultima volta che ho scritto sul mio diario riguardo a questa mia decisione.

L’ho fatto davvero

Se ci penso mi vengono i brividi, mi è successo davvero, per un momento avevo messo tutto in stand-by, i miei obiettivi, i miei progetti.

Eh sì, quando sono partita per la Sicilia, ad Ottobre, Valentina mi ha aiutata a compilare la domanda del WHV per trasferirmi in Australia, era tutto pronto.

Nel mentre però succede che mi rompo una caviglia e, come se non bastasse, diversi avvenimenti per un breve attimo, mi fanno pensare di aspettare.

Eh no, non sto dicendo che avrei messo da parte il mio progetto di girare il mondo, ma semplicemente, che viaggiare a tempo pieno, che sia Australia, Vietnam, Bali, Sud America, Portogallo o ovunque, per me l’importante è girare.

Perché l’Australia

Quella di trasferirmi in Australia è una scelta fatta considerando che sono sola, lì so che posso imparare l’inglese, trovare facilmente lavoro, conoscere gente, sentirmi libera, comprare un van e chissà quante altre cose.

So che l’Australia offre uno stile di vita diverso da quello a cui siamo abituati, so che se fossi andata in Europa sarebbe cambiata, ma sicuramente non così tanto.

Inoltre il WHV può essere richiesto solo entro i 35 anni, quindi sono quasi al limite per questo tipo di esperienza, poi se tutto va bene avrò il resto della vita per girare il mondo.

Ma il mio fine ultimo è infatti viaggiare per il mondo, non stabilirmi.

Sta di fatto che è stata dura ricentrarmi su di me, lo ammetto, ma alla fine sono felice, sono felice perché ho scoperto di non aver chiuso il cuore come pensavo.

Sono felice perché ho avuto la forza e il coraggio di mettermi in gioco, non sono scappata e l’ho fatto riflettendoci, non per istinto.

Sono però stata brava a ritornare sui miei passi in poco tempo, appena ho capito che non ne valeva la pena, non ho più tempo da perdere.

Per non parlare della fisioterapia, gli esercizi e gli sforzi per tornare in piedi il prima possibile.

Agire: la parte più difficile

Dopo l’operazione alla caviglia, dopo il fermo forzato, sono tornata in azione per realizzare questo progetto, non ho ancora inviato la domanda, non so bene perché.

Però ho iniziato a mettere tutto in vendita, ho fatto le foto a quadri, soprammobili e inizio piano piano a vendere tutto.

Più la cosa si fa concreta e vicina, più diventa difficile, paure e pensieri si insinuano, ma io continuo a visualizzare la vita dei miei sogni.

Vedere casa svuotarsi un pezzo alla volta è come lasciare andare piccole parti di me, se penso a con quanto amore ho arredato e riempito questa casa mi rendo conto di quanto si cambi, quanto cambino priorità e progetti.

Ed è meraviglioso! È la vita che scorre.

Mi sono ripromessa che a Dicembre parlerò col proprietario di casa, che appena riuscirò a camminare svuoterò gli armadi.

E so quanto dall’esterno sia impossibile capire che maremoto io senta dentro di me, ma devo essere coraggiosa, devo chiudere gli occhi e saltare.

Voglio trasferirmi in Australia davvero, ho deciso.

Ormai so che anche se mi rompo qualcosa supero tutto, ma speriamo che questa volta vada meglio e che io abbia imparato a cadere!

Foto di Simone Bardi, la mia cicatrice. Scopri di più sul mio canale Instagram.

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