
19 Dic Cosa vedere in tre giorni nelle Marche
Ti ricordi Davide? L’ho conosciuto a Lisbona a Febbraio, siamo rimasti in ottimi rapporti, così a Maggio sono andata a trovarlo e voglio condividere con te tutto quello che mi ha fatto visitare in tre giorni nelle Marche.
Le Marche sono una regione con tanto da offrire, tra borghi e natura offrono paesaggi mozzafiato, ma è, ovviamente, impossibile vedere tutto in così pochi giorni.
Il mio consiglio è quello di procurarsi un mezzo per potersi muovere in autonomia e poter vedere più cose possibili.
Rivedere un compagno di viaggio e scoprire la sua città
Ormai saprai quanto amo conoscere gente in viaggio e stringere rapporti duraturi nel tempo.
Davide ha la mia età e vive a Marotta, sul mare, in provincia di Pesaro.
Arrivo in treno a Pesaro il 29 Aprile sera, Davide viene a prendermi e mi porta a cenare con una gustosa Piadina sul lungomare di Fano.
Tante volte ci siamo confrontati su abitudini, sogni, modi per migliorarci e crescere. Forse proprio per questo mi ha stupito con un inaspettato regalo di compleanno.
Incredibile come qualcuno che dovrebbe conoscerti poco, riesce ad azzeccare cosa ti possa rendere felice, questo è quello che mi affascina degli incontri di viaggio.
Scarto quel pacchettino, con un meraviglioso biglietto, e trovo al suo interno il libro “The miracle Morning”.
Anzi già che ci siamo ve lo consiglio, è un ottimo inizio se ancora non avete una routine che vi aiuti ad iniziare la giornata con la giusta energia.
Ma tornando al viaggio, mi porta a fare un giro per Fano e devo dire che è molto caratteristico e carino, ci perdiamo a passeggiare e chiacchierare raccontandoci e aggiornandoci sulle nostre avventure di viaggio.
Tre giorni nelle marche: tra città e natura
Marotta-Mondolfo e i suoi mosaici
Il mio primo desiderio è stato quello di camminare sulla sabbia, il richiamo del mare è troppo forte, così la prima tappa è stato proprio il lungomare di Marotta.
Il progetto meraviglioso “Mosichiamo la città”, partito nel 2015, ha reso molto caratteristico questo lungo mare, completamente adornato da mosaici colorati realizzati da artisti italiani e internazionali.

I mosaici di Marotta, che è anche Bandiera Blu per le sue spiagge, coprono il muretto che divide la spiaggia dal lungomare e dalla pista ciclabile.
Ognuno di essi ha un tema definito.
Esiste, ad esempio, un mosaico contro la violenza di genere, uno sulla denutrizione infantile, quelli che celebrano Marotta e le Marche, i mosaici dedicati al mare e molti altri.
Senigallia e la sua Sirenetta
Dopo una veloce passeggiata al mare, Davide mi porta a far colazione a Senigallia.
Passando per il Fiume Misa, ci addentriamo tra le vie del centro, fino ad arrivare alla bellissima Rocca Roveresca.

Qualche ora di camminata alla scoperta di questa cittadina e dopo un pranzo veloce ci dirigiamo verso il mare.
Qui la prima tappa è la Rotonda sul mare, le cui origini risalgono alla seconda metà del XIX secolo.

Ad oggi, dopo un lavoro di ristrutturazione, è sede di mostre, convegni ed eventi di vario genere, tra cui anche matrimoni.
Da vedere assolutamente qui c’è la famosa Sirenetta “Penelope”, realizzata da Gianni Guerra e donata alla città il 3 luglio 2004.

Quest’opera si rifà alla leggenda di Penelope.
È stata creata per ogni Penelope, e per tutti gli uomini che vanno in mare, oltre che per tutti coloro che sono obbligati per lavoro a lasciare la propria casa, la propria donna, i propri figli, con un’unica grande speranza nel cuore: tornare presto da tutto ciò che hanno lasciato e da tutte le persone che amano.
Oggi la scultura è ricoperta da migliaia di lucchetti lasciati dagli innamorati nella speranza di un amore duraturo nel tempo.
Riviera del Conero
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso la meravigliosa Riviera del Conero, questa è una tappa che non puoi assolutamente saltare anche se passi solo tre giorni nelle Marche.
Già la vista dalla strada, che passa accanto al Parco regionale del Conero, ti lascia senza fiato.
Soprattutto in primavera, ti troverai immerso in un atmosfera da sogno, tra profumi di fiori e salsedine e colori sgargianti che vanno dall’azzurro, al verde, al giallo dei fiori.
È una calda e soleggiata giornata di fine aprile perfetta per far risplendere i ciottoli bianchi della Spiaggia della Torre a contrasto col suo limpido mare azzurro.

Da qui passeggiando puoi ammirare questa meraviglia dall’alto, da un boschetto molto carino.
Proseguendo in auto verso Ancona ti consiglio di fermarti nei pressi del Monumento ai Caduti.

Un’enorme scalinata ti porterà sulla bellissima Spiaggia del Passetto, caratterizzata dalle famose Grotte.
Lungo la falesia, a ridosso del mare che accarezza con le sue onde la spiaggia, furono scavate nei primi anni del 1900 delle grotte nella roccia, proprio per mano dei pescatori.

Una volta scavato e delineato i confini, essi ne dichiaravano la proprietà apponendo le proprie iniziali sulla roccia.
Queste erano utilizzate proprio per conservare le barche e tutta la loro attrezzatura.
Proseguendo lungo la riva, si arriva alla Seggiola del Papa che è uno scoglio simbolo di questa città.
Mondolfo Galleria senza soffitto
Verso il calar del sole ho, invece, insistito per andare a visitare meglio Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia e ricco di street-art.
A difesa del Castello di questo antico Ducato di Urbino ci sono duplici mura di cinta e salendo attraverso stretti vicoli si arriva alla Piazza del Municipio.
Poco distante da qui puoi scorgere le possenti mura del vecchio Bastione di Sant’Anna ,trasformato poi in uno splendido giardino all’italiana e in una limonaia.
Passeggiando sui vecchi camminamenti delle mura si arriva al Belvedere del Castello che offre una meravigliosa veduta della valle.
“Mondolfo Galleria senza soffitto” è un progetto nato nel 2020 che propone gigantografie di foto d’autore e interventi di street art.

Una serie di scatti del maestro della fotografia internazionale Mario Giacomelli, murales e opere di artisti italiani e internazionali come: Loreprod artista tatuatore; Matteo Pignataro deejay; Francesco Diotallevi; Luisa Fuligni artigiana; Yuri Kolesnikow fotografo; Simone Travaglini, Gaetano Bigi “el gae”; Enrico Ferrarila; Mindshapes; Giancarlo Pucci e Federico Zenobi.

Un vero e proprio museo a cielo aperto, tanti e bellissimi murales sparsi per tutto il borgo che abbelliscono spazi ed edifici pubblici e privati.
Tre giorni nelle Marche: tappa d’obbligo Urbino
Tra la Valle del Metauro e la Valle del Foglia, nelle colline marchigiane sorge la città di Urbino, uno dei centri più importanti del Rinascimento.
Adornata daedifici in pietra arenaria e circondata da una lunga cinta muraria in cotto, Urbino è una città d’immensa ricchezza storica e artistica.
Nel 1998 Urbino si è guadagnata l’onore di entrare nella World Heritage List dell’Unesco.
Il centro storico ha un’estensione di poco più di un chilometro quadrato e può quindi essere percorso velocemente a piedi alla ricerca di cose da vedere e ammirare, tra monumenti e opere d’arte.
Se poi, come me, hai la fortuna di andarci la prima Domenica del mese avrai anche tutti gli ingressi ai musei gratuiti.

Da non perdere assolutamente qui il Palazzo Ducale, che ospita la Galleria Nazionale delle Marche e il Museo Archeologico Lapidario.
A due passi, nella stessa piazza Duca Federico da cui si accede al Palazzo, si erge il Duomo di Urbino, dedicato a Santa Maria Assunta e ricostruito interamente dopo il terremoto del 1789.
Sotto la cattedrale di Urbino si nasconde l’oratorio del Santissimo Crocifisso della Grotta, composto da quattro cappelle erette tra il XVI e il XVII secolo.
La casa natale di Raffaello è la sede del museo che ospita dipinti e tavole dell’artista e di suo padre Giovanni Santi.
Non distante da Casa Santi si trova la Fortezza Albornoz, dovrai affrontare una bella salita, ma la vista ne vale assolutamente la pena!

La Chiesa di San Bernardino, si trova, invece, poco fuori il centro storico di Urbino, fu commissionata da Federico da Montefeltro come luogo per la sua sepoltura e quella di suo figlio Guidobaldo.
I sarcofagi barocchi in marmo sono posizionati ancora oggi in prossimità dell’ingresso.

Anche da qui, la vista su Urbino è meravigliosa.
Gola del Furlo
La giornata prosegue in mezzo alla natura, alla Riserva naturale Gola del Furlo e nonostante il tempo non sia dei migliori, i colori che la natura riassume rendono l’atmosfera quasi fatata.
Si tratta di un magnifico canyon creato dall’incessante scorrere dell’acqua del fiume, un passaggio stretto e suggestivo tra la rupe e l’acqua.

D preciso la riserva si trova tra i comuni di Fermignano e quello di Acqualagna.
Il nome deriva propor dal latino “forulum” che significa piccolo foro.
Tre giorni nelle Marche: chilometri a piedi, amicizia e cultura
Finiscono così i miei tre giorni intensi qui, nelle Marche con Davide.
Con una cena sana a casa, un buon bicchiere di vino e un bel discorso discorso TEDx guardato su YouTube.
Questi piccoli viaggi, accompagnati dalle persone giuste, sono quelli che preferisco, perché mi permettono di scoprire posti nuovi, di crescere e migliorarmi.
Se vuoi vedere tutte le foto di questo mio weekend ti aspetto nelle storie in evidenza del io @respiramondo
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